L’AQUILA – I lavoratori di COMDATA, il Contact Center Inps, oggi incrociano le braccia. Lo scorso 13 febbraio era stato proclamato lo stato di agitazione da parte delle rappresentanze sindacali aziendali di CGIL CISL UIL e CISAL, nel corso dell’assemblea generale dei lavoratori della sede dell’Aquila.

I punti più importanti sui quali si appoggia la protesta di oggi son in sostanza il calo di incerta origine del volume di attività e delle chiamate, la modalità di gestione della riduzione oraria di lavoro , così come l’omissione di specifica sulla obbligatorietà facenti parte del 30% previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. I lavoratori chiedono chiarimenti sulla fruizione forzata delle ferie in caso di cali dei flussi delle chiamate, il rispetto dell’accordo del 5 novembre dello scorso anno sul monte ore complessivo degli ex Nethex (420 ore in meno rispetto agli ultimi anni) e sugli scompensi economici dei nuovi contratti degli ex Coop, infine, il mantenimento occupazione attuale dei lavoratori in somministrazione.

Per questo motivo è stato proclamato uno Sciopero Generale di tutto il personale di 1 ora per ciascun lavoratore dell’azienda da poco trasferitasi nel Tecnopolo d’Abruzzo.

Lo sciopero è indetto unitariamente da CGIL, UIL e CISAL.