Si è svolto il 27 ottobre  scorso il Convegno “Dalla polio al COVID 19: un filo rosso di speranza per il futuro” organizzato dal Rotary Club L’Aquila, nella persona del Prof. Massimo Casacchia, e dal Dipartimento Medicina Clinica e Scienza della Vita e dell’Ambiente (MeSVA) in presenza di un numero rilevante di studenti di medicina e delle professioni sanitarie e di persone interessate all’argomento di grande interesse e qualità.

I saluti istituzionali sono stati portati dal Direttore del Dipartimento MeSVA, Prof. Guido Macchiarelli, dal Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia dell’Aquila, Dr. Maurizio Ortu, dal Governatore del Distretto Rotary 2090, Rossella Piccirilli, dalla Presidente del Rotary Club L’Aquila, Dr.ssa Marisa D’Andrea, e del Rotaract, Ileana Mariani, e dalla Presidente della Commissione Rotary Foundation, Dr.ssa Rossella Iannarelli.

Primo relatore, il Dr. Alessandro Grimaldi, Primario del UOC di Malattie Infettive del nostro Ospedale S. Salvatore, non che membro del Comitato Tecnico Scientifico regionale, ha svolto una lezione magistrale, cominciando dalla storia della poliomielite, malattia considerata un castigo di Dio, ad elevata diffusione, che determinava una paralisi flaccida degli arti inferiori e superiori, fino a determinare in alcuni casi il blocco respiratorio. Grazie ad una campagna di vaccinazioni senza precedenti che ha coinvolto più di due miliardi e mezzo di bambini, la malattia fu quasi debellata e gli ultimi casi registrati furono nel 1978 negli Stati Uniti e nel 1982 in Italia. Attualmente solo in due nazioni, l’Afganistan e il Pakistan, sono ancora presenti dei focolai e da pochi giorni è arrivata una notizia attesa da tempo, cioè che anche il continente africano è libero dalla Polio.

Ma il Dr. Alessandro Grimaldi non si è soffermato solo sulla polio, ma ha anche trattato le grandi epidemie che hanno coinvolto e sconvolto intere popolazioni quali la SARS, l’Ebola, ognuna con delle caratteristiche particolari, fino ad arrivare alla pandemia da COVID 19, di cui stiamo vivendo una seconda recrudescenza. Il Dr. Grimaldi ha illustrato le conseguenze della infezione da COVID 19 sui vari organi, primo fra tutti i polmoni, poi il sistema cardiovascolare, poi l’apparato renale, il sistema nervoso centrale, fino anche all’apparato dermatologico.

Ha riportato come, in attesa del vaccino sono stati utilizzati molti farmaci, alcuni dei quali si sono rivelati efficaci a limitare i danni da Coronavirus, soprattutto in persone diagnosticate precocemente. Ha ribadito la raccomandazione di un comportamento rispettoso delle disposizioni, ormai conosciute e ripetute da mesi e spesso inascoltate, comportamento che rappresenta ancora un presidio individuale ineludibile per cercare di limitare un virus che lui ha definito “insidioso”, in quanto si insinua nell’organismo in modo silente e spesso sub-clinico, ma con capacità di contagiare molte altre persone che, se più vulnerabili, possono subire l’attività distruttrice del virus.

Ha chiaramente detto che la situazione del Reparto di Malattie Infettive del nostro Ospedale è di nuovo sotto pressione e che, pertanto, è fondamentale che venga messa in atto una maggiore collaborazione tra ospedale e territorio. A questo proposito, il Dr. Maurizio Ortu ha anticipato con soddisfazione la convenzione in base alla quale anche i Medici di Famiglia saranno in grado di collaborare al tracciamento dei casi positivi attraverso il procedimento del tampone.

Il Dr. Grimaldi non ha nascosto le sue preoccupazioni per la tenuta delle strutture sanitarie se i comportamenti individuali di alcuni continuassero ad essere ispirati da una sorta di negazionismo rispetto alla gravità della nuova emergenza.

L’intervento del Dr. Luigi Giallonardo, medico di famiglia, ha raccontato lo stravolgimento del rapporto medico-paziente imposto dalle restrizioni, ma ha anche colto delle opportunità positive quale, per esempio, di programmare con grande attenzione le visite da svolgere, in modo da riservare maggiore tempo alle persone afferenti agli studi medici ed evitare le attese.

Ha ribadito che i medici di famiglia sono disponibili alla massima collaborazione, se messi in grado di poter contare su presidi diagnostici essenziali, per operare un triage e orientare le persone al percorso terapeutico più opportuno.

Anche la salute in età pediatrica è stata presa in considerazione dalla Dr.ssa Rosa Persia, pediatra, che è stata rassicurante per quanto riguarda la tenuta dei bambini e degli adolescenti di fronte al virus. Non ha, nel contempo, sottovalutato l’aspetto psicologico con cui i minori vivono la situazione dell’emergenza e le limitazioni imposte e il ruolo negativo delle ansie dei genitori nel condizionare l’equilibrio psicofisico dei figli.

Poi l’intervento della Prof.ssa Rita Roncone che in modo innovativo ha illustrato come alcuni animali siano più saggi e accorti nel distanziamento sociale, per difendere sé stessi e le loro collettività da nemici insidiosi, come batteri e virus. Ha riportato anche ricerche sperimentali nell’uomo che hanno dimostrato che le persone che presentano buone funzioni cognitive, collegate alla memoria, alla capacità critica, e quindi all’intelligenza, siano più portate a comportamenti prudenti e rispettosi rispetto ad altre persone che presentano minori abilità cognitive e, di fatto, comportamenti antisociali.

Infine, il Prof. Massimo Casacchia ha raccontato la storia dello scopritore del primo vaccino antipolio, il Dr. Salk, che rinunciò al brevetto della sua scoperta, e quindi ai proventi che lo avrebbero arricchito, in nome di principi etici da non dimenticare nell’epoca attuale, in cui la scoperta del vaccino non sembra rappresentare un’opportunità per perseguire finalità che attengono al diritto della salute, ma alla supremazia politica ed economica su scala mondiale.

Alla fine, è stata rilanciata una bellissima iniziativa per la raccolta fondi per la lotta alla Polio: il progetto #VRunEndPolio, VIRTUAL RUN TO END POLIO, che rappresenta la sfida rotariana di correre una sorta di maratona aperta a tutte le persone di buona volontà (motoria)! Attraverso il pagamento di una piccola cifra si può acquisire una App che permette di registrare l’attività fisica che ogni persona svolge giornalmente fino al 6 novembre pv, camminando o correndo. Buona maratona virtuale!