Gianni Cirillo, ”Ricostruzione 2009 abruzzese non ha nulla da invidiare a quella del Friuli”

Ente paritetico aquilano protagonista il 4 ottobre all’evento organizzato da Formedil e Cncpt, “Le idee per il Sud, sono idee per l’Italia”, alla presenza del ministro Provenzano, e dei vertici di costruttori e sindacati;

Una puntuale relazione dell’attività svolta dal 2009 a fine 2018, nei cantieri della ricostruzione post-sismica, sul fronte della sicurezza, e in quello della formazione professionale, con particolare attenzione alle nuove tecnologie e metodologie di lavoro.


Sarà questo l’argomento che l’Ente scuola edile (Ese)-Comitato paritetico territoriale (Cpt), della provincia dell’Aquila, illustrerà in occasione dell’importante convegno “Le idee per il Sud, sono idee per l’Italia – L’edilizia tra crisi ed opportunità”, in programma venerdì 4 ottobre a Napoli al Centro Formazione e Sicurezza. Organizzato da Formedil e Cncpt, la commissione nazionale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro, il congresso vedrà tra gli altri, la partecipazione di Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud, di Gabriele Buia, presidente nazionale Ance, Federica Brancaccio, presidente nazionale Federcostruzioni, Antonio Di Franco, segretario nazionale Fillea-Cgil, Vito Panzarella, segretario generale Feneal-Uil, Franco Turri, segretario generale Filca-Cisl. 


L’Ese-Cpt dell’Aquila sarà rappresentato dal presidente Giovanni Cirillo, dal vice-presidente Luigi Di Donato e dal direttore Lucio Cococcetta, che sarà il relatore dell’intervento.
“Il congresso di Napoli – spiega il presidente Cirillo – sarà innanzitutto un prezioso momento di confronto, in merito alle modifiche del contratto nazionale dell’edilizia, introdotte in tempi recenti, e ancora in fase di ‘rodaggio’.Nel nuovo scenario, muta anche il ruolo delle scuole edili, chiamate a specializzarsi sempre più per tenere il passo delle innovazioni tecnologiche e di processo produttivo”. 


Da questo punto di vista, l’esperienza maturata dall’Ese-Cpt dell’Aquila nei cantieri della ricostruzione, sul fronte della formazione e delle consulenze alle imprese, finalizzate a prevenire gli infortuni, rappresenta oramai una buona pratica, riconosciuta a livello nazionale. “Siamo molto ascoltati – conferma Cirillo – perché i 2.100 corsi di formazione, a beneficio di 30.800 operatori dell’edilizia, e le 6.034 consulenze in cantiere, dal post sisma a fine 2018, rappresentano numeri importanti, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, tenuto conto che abbiamo dovuto operare in un quadro molto complesso, in un dei cantieri più grandi d’Europa, dove, lo ribadiamo con orgoglio, non si sono verificati incidenti mortali, e il numero degli infortuni è rimasto al di sotto delle medie fisiologiche”.


“La conferma – conclude Cirillo – che dal punto di vista della sicurezza, oltre che delle tempistiche e dell’efficienza, la ricostruzione post-sismica abruzzese, non ha nulla da invidiare a quella del Friuli a seguito del terremoto del 1976, che rappresenta un modello di riferimento”.