E ieri, proprio il giorno dopo l’entrata in vigore del Dpcm, firmato dal premier Giuseppe Conte, nel capoluogo di regione sono arrivate le giostre nel piazzale ex Italtel, nei pressi del Tecnopolo.

Numerose in queste ore le segnalazioni dei cittadini, genitori in particolare, preoccupati da una circostanza ritenuta altamente rischiosa. Sono state numerose le famiglie che hanno portato i figli a trascorrere del tempo alle giostre: “Proprio poche ore dopo la diffusione del testo del decreto. Un fatto gravissimo ed irrispettoso. C’è da aggiungere poi che non possiamo neanche sapere da dove provengano i gestori delle giostre, un interrogativo per il quale non riceveremo mai risposte”

RICORDIAMO IL DECRETO LEGGE numero 6/2020, le misure hanno carattere generale e sono applicabili su tutto il territorio nazionale. Nei Comuni e nelle aree urbane ed extraurbane in cui si rinviene almeno un paziente positivo al coronavirus le autorità competenti, sanitarie e di polizia, sono autorizzate ad attuare tutte le misure adeguate a scongiurare la diffusione del virus. Tra queste, sono ammesse per frenare l’epidemia:

  • il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;
  • la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;
  • la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;
  • la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
  • la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.