L’AQUILA – Si è svolto Presso il Centro Sociale Anziani di Preturo l’incontro dedicato ai 100 anni della Radio nel quale è stata proposta al pubblico un’ampia riflessione a più voci sul libro di Claudio Vannuccini “Lungo il sentiero dell’etere” ispirato alla vita e all’attività di Giovacchino D’Annibale, editore e creatore all’Aquila di di Radio Valleverde poi trasformata in Radio L’Aquila 1.

All’incontro, moderato da Giustino Parisse, oltre l’autore, hanno partecipato: il giornalista Massimo Alesii, l’autrice della Prefazione Manuela Mazzola, la presidente dell’Associazione APS ‘Volta la Carta’ Valeria Valeri, il direttore artistico di ‘Spazio Rimediato’ Giuseppe Tomei e il direttore di Radio L’Aquila 1 Giovacchino D’Annibale

Come ha scritto Mirko Ludovisi, fresco di Laurea magistrale in Filosofia “Lungo il sentiero dell’Etere, un titolo corretto per quello che più di un semplice romanzo è, in effetti, un viaggio. Un viaggio che percorre la storia di un uomo. Un uomo che ha sognato talmente tanto forte da renderlo realtà. 

Diretta Web

È un viaggio lungo una vita, raccontato in modo puntuale, senza mai tralasciare le emozioni provate dal protagonista del viaggio stesso, Giovacchino… 

Le difficoltà ci sono e chi decide di mettersi in gioco nella vita e non si lascia trascinare dagli eventi, lo sa bene. Lo sa bene Giovacchino che decide di alzare ancora di più l’asticella e gettare il cuore oltre l’ostacolo. La radio non è più solo una passione, è una passione diventata lavoro. Eppure, sembra riduttivo, a leggere questa storia, a seguire questo viaggio, chiamarlo lavoro. Per lui è molto, molto di più… 

Nasce Radio Valleverde, oggi Radio L’Aquila 1, chissà come sarebbe andato il mondo della radio a L’Aquila senza questa emittente. Non solo si sopravvive alla catastrofe del terremoto del 2009, ma ci si prende l’onore, l’onere e il merito di essere un punto di riferimento per le comunicazioni ufficiali da fare alla cittadinanza in quel periodo…”

Su questo aspetto di una Radio presente e attiva all’Aquila da più di quarant’anni, e ancora di più  dai primi giorni dopo il sisma del 2009 ad oggi, attraversando anche il periodo della Pandemia da Covid-19 si è particolarmente soffermato il giornalista Massimo Alesii, che dopo aver fatto una breve personale cronistoria di quegli anni ’70 e ’80 nei quali nascevano e si formavano in città le prime radio libere, ha sottolineato come la presenza di una emittente segni oggi l’esistenza di una comunità e ad essa faccia riferimento, contribuendo allo sviluppo economico, sociale e culturale. 

Tutti gli interventi dei presenti, intervallati da letture estratte da brani del libro di Vannuccini, hanno ruotato intorno alla storia personale dell’editore e direttore Giovacchino D’Annibale,  hanno sottolineato come la Radio, che ormai ha 100 anni, sia un media immortale, capace di rinnovarsi perché immediato, presente e attivo, ancora oggi che la sua capacità di comunicare è affiancata dai social media e supportata da nuove tecnologie di telecomunicazioni digitali. 

“Non ambisco certo a riconoscimenti postumi, ma vorrei lasciare la mia esperienza ai giovani che si apprestano a questa complicata attività, perché ne hanno un gran bisogno”, la conclusione di Giovacchino D’Annibale, presente all’incontro, che ha voluto dedicare questo libro in particolare ai più giovani e alle future generazioni: “Ci sono luoghi lontani e irraggiungibili che esistono soltanto nelle fantasie, luoghi bellissimi, ma così flebili che basta un solo dubbio per cancellarli. 

A loro voglio dire che io lì ci sono stato, ho volato in uno spazio libero aperto su pianure verdi a perdita d’occhio, ondeggianti come un mare in tempesta, e ho visto il mondo trasparire sulle ali di un volo innocente su un bianco deserto di neve. È lì che ho incontrato per la prima volta l’essenza della mia vita. Oggi Radio L’Aquila 1 corre libera in FM sui 93.5 MHz, diffondendo la sua voce tra le bellezze e le tradizioni di una provincia nobile. È la giusta riconoscenza verso la mia amata terra e i miei concittadini”.