È online il sito internet ufficiale dei Campionati nazionali universitari in programma dal 17 al 26 maggio prossimi, organizzati dal Centro universitario sportivo (Cus) dell’Aquila e dal Cusi nazionale. Il sito nasce come strumento di supporto all’organizzazione dei Campionati e come fonte di informazione, sempre aggiornata, per gli atleti, gli accompagnatori, i giudici e tutti coloro che giungeranno all’Aquila in occasione della manifestazione. Soddisfatto il presidente del Cus aquilano, il professor Francesco Bizzarri, che ha fortemente voluto che l’evento si svolgesse nel capoluogo abruzzese: “Il sito raccoglie e ricorda tutto l’iter che è stato fatto per arrivare all’organizzazione di questo grande evento sportivo nazionale all’Aquila”. “La manifestazione rappresenta un momento importante per lo sport e per la città, soprattutto a livello sociale ed economico, e sarà una vetrina di rilievo per mostrare il nostro territorio a tutta l’Italia, proprio nell’anno del decennale, un’occasione unica per la rinascita della nostra città”, spiega ancora Bizzarri. All’interno del sito, consultabile da computer, da Tablet e da smartphone, si potranno trovare il programma completo delle gare, l’elenco degli impianti e la loro ubicazione geo localizzata, l’elenco delle strutture ricettive convenzionate, oltre ad altre informazioni in continua evoluzione. Lo strumento, visto il target giovane e dinamico, è pensato per avere interazioni dirette con i social network, attraverso i quali e con l’hashtag #cnu2019aq si potranno condividere tutti i momenti di sport e di socialità attraverso testi, foto e video, che rimarranno sulla rete a memoria di quello che sarà, sicuramente, un bel momento di aggregazione giovanile e non solo. “Siamo riusciti a mantenere, con l’aiuto di tutti e la buona volontà , tutte le discipline sportive all’Aquila – sottolinea Bizzarri -. È un segnale importante che vogliamo dare a 10 anni dal sisma del 6 aprile 2009: è un evento che ci rafforza, nel dramma che ci ha colpiti dobbiamo ricordare tutti i 309 morti, di cui 55 studenti universitari, ma soprattutto dobbiamo ricordare che l’Università è il volano della nostra città, anche sul piano occupazionale”.