Presidente Russo Spena: nuovi importanti ingressi a partire da teologo polacco Don Łukasz Michoń, parroco vicario Curia dell’Aquila

di Emmanuel Ntawizera

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“Questo importante dibattito è stata l’occasione per approfondire il tema dell’incertezza della scienza, e del suo rapporto con la fede, che può portare, come spesso avvenuto nella storia, anche a forti conflitti, ma che invece se rigorosamente impostato può produrre un reciproco arricchimento e condurre all’armonizzazione delle diverse posizioni”. Così il presidente dell’Accademia delle scienze d’Abruzzo e delle regioni Adriatiche, già docente dell’Università dell’Aquila Aniello Russo Spena, sull’evento di inaugurazione dell’anno accademico 2019 che si è svolto nei giorni scorsi a Giulianova, in provincia di Teramo. L’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Crocetti – V. Cerulli“, di Giulianova, in provincia di Teramo, è stata teatro del convegno “Scienza, Filosofia e Religione”, introdotto dal professor Russo Spena, già Preside della facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila. “Per il 2019 abbiamo obiettivi importanti che pensiamo di perseguire con la preziosa collaborazione dei soci, il cui numero aumenta sempre di più”, ha aggiunto Russo Spena. Per l’occasione, sono stati formalizzati nuovi ingressi nell’Accademia: a partire dal teologo Don Łukasz Michoń, che è stato tra i principali protagonisti dell’evento alla luce della relazione dal titolo “Dalla materia oscura alla biologia molecolare”. Il sacerdote polacco, parroco vicario della chiesa di Santa Maria Mediatrice dell’Aquila, è stato docente dell’Università Giovanni Paolo II di Lublino in Polonia. “L’Accademia ha un amplissimo spettro di interessi, e dunque non poteva non avvalersi del contributo di un uomo che è contemporaneamente di fede e di scienza”, ha spiegato ancora Russo Spena. All’apertura dell’anno accademico hanno partecipato tra gli altri il vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi, il Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, e il professor Roberto Buonanno, socio dell’Accademia e già direttore dell’Osservatorio astronomico regionale di Collurania di Teramo, dove l’Accademia ha sede. A moderare il serrato dibattito è stato Sergio Tiberti, docente di Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione dell’Università dell’Aquila, socio ordinario dell’Accademia e tra i fondatori dell’organismo scientifico. Nel corso dell’evento sono stati nominati nuovi soci ordinari Gaetano Paludetti, docente dell’Università Sacro Cuore di Roma, Nicola Di Daniele, direttore del dipartimento di Medicina sociale dell’Università Tor Vergata di Roma, e ancora i docenti dell’Università dell’Aquila Maria Teresa Todisco, Edoardo Fiorucci e Francesco Masedu, Antonio Pasculli, docente della Università D’Annunzio Chieti-Pescara e la dottoressa Antonella Sciarra, dello stesso ateneo. L’inaugurazione dell’anno accademico è stata caratterizzata dalla relazione dal titolo “La sincronia Uomo-Natura”, del professor Ezio Sciarra, già Preside della Facoltà di sociologia dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, socio ordinario dell’Accademia. L’Accademia delle Scienze d’Abruzzo e delle Regioni Adriatiche, nata nel luglio 2013, attinge idealmente a quel vasto programma culturale che, iniziato tra il XV e il XVI secolo con Andrea Matteo III d’Aragona, duca di Atri (Teramo), si è sviluppato fino a tutto il XX secolo, conservando importanti e fondamentali collegamenti con le altre istituzioni scientifiche e letterarie italiane e internazionali. L’Accademia è riconosciuta dalla legge regionale 1 del 2014, come “centro di interesse culturale di alta specializzazione, che persegue lo scopo della promozione, dello sviluppo e della divulgazione della scienza in Abruzzo”.