Alloggia ha voluto, in poche righe, tracciare un ricordo di Patti e Jerry.

Il 10 settembre del 2004, sedici anni fa nella bellissima ed antica Dimora Villa Dragonetti, la presentazione del mio primo libro, “Patti Palmer e Jerry Lewis due Stelle a Paganica”, editore Infomedia Group di Giovacchino D’Annibale. Nel ricordo, un grande grazie a Paolo Barattelli, proprietario all’epoca della dimora storica, anche se da alcuni anni è passato a miglior vita, troppo presto, in quanto mise a disposizione gratuitamente la sua struttura, in una bellissima giornata settembrina e una partecipazione di pubblico eccezionale, la cerimonia di presentazione nel prato, all’aperto! Il racconto del libro inizia con una storia di quella che fu la grande emigrazione dopo la prima guerra mondiale, nel 1919.
Maria Rotellini, una dei sette figli di Angelo e Filomena, viene data in affidamento a una famiglia benestante paganichese, una bocca in meno da sfamare, ma nonostante facesse tutte le faccende di casa, veniva malmenata. Maria aveva un fratello maggiore, Franco, che alcuni anni prima era emigrato nelle miniere del Wyoming (USA).


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. A New York si era formato un comitato per la raccolta di fondi a favore dei bambini malati di distrofia muscolare. Sapendo della propensione alla beneficenza di Jerry Lewis, il comitato gli chiese, se con la sua immagine fosse stato disponibile ad aiutare il reperimento dei fondi. Da tale proposta si sentì coinvolto in modo “fortemente emozionante” e successivamente ideò la formula del Telethon.
Forte della sua celebrità, nessun artista si sottraeva dal partecipare gratuitamente ai suoi spettacoli per la causa, così in pochi anni si diffuse in tutti gli States e lui a tutt’oggi è universalmente riconosciuto come il “papà” del Telethon anche se per poter rispettare gli impegni cinematografici, Jerry coinvolse tutta la famiglia sia nell’organizzazione che nella partecipazione artistica. Nel 1977 per lo stesso motivo ebbe una nomination a Premio Nobel per la Pace e Patti che aveva lavorato per anni al Centro per le Malattie Neuro-Muscolari dell’università della California ricevette l’onorificenza come donna dell’anno (“Woman of the year”).
Raffele Alloggia