L’AQUILA – “Sono trascorsi 11 anni dal sisma ed il Ponte Belvedere sta lì come allora, vecchio e sicuro, inutilizzato in attesa che il Comune dell’Aquila decida la sua sorte!

Il dibattito sulla sorte del Ponte si trascina stancamente e con poche idee credibili e, soprattutto, senza una visione complessiva sul piano urbanistico e sociale dell’assetto futuro di quell’ area urbana e del centro storico. Passeranno altri anni e il Ponte Belvedere ormai sessantenne rimarrà così!

Penso che allo stato la cosa da fare sia semplice: demolire questo ponte, che rispondeva allora ad esigenze di viabilità e di collegamento fra Via XX settembre e l’ospedale San Salvatore e che, forse, ora non ha più le stesse ragioni per rimanere in vita, obsoleto ed impattante.

D’altronde, in questi anni gli Aquilani hanno reclamato giustamente la mancanza di tante cose, ma non del Ponte, di cui hanno fatto a meno senza grosse conseguenze…

I fondi per la demolizione ci sono ed i lavori possono essere fatti in tempi molto brevi e così, alla fine del mandato amministrativo, si potrà dire che qualcosa di concreto la Giunta Biondi ha realizzato!

Una scelta, se ricostruirlo e come, potrà essere fatta con adeguata ponderazione tecnica, sociale ed urbanistica con la redazione del nuovo Piano regolatore della città, che dovrà indicare il moderno assetto del Centro storico e disegnare gli assi della mobilità urbana e, in particolare, della connessione del Borgo Rivera con piazza Duomo.

L’Aquila, dopo il sisma è cambiata e noi Amministratori comunali dobbiamo essere capaci di avere un’idea di città moderna, che valorizza la sua storia, ma che sa guardare al futuro: dobbiamo avere il coraggio di fare scelte qualificanti che rendano la città migliore, vivibile, bella ed accogliente”. Lo ha dichiarato in una nota Lelio De Santis, Capogruppo Cambiare insieme-Idv